Prima di parlare di “arte” e di “storia dell’arte” bisognerebbe, almeno in teoria, avere nella mente un concetto di arte ben chiaro e definito. Ma la cosa non è facile.
Non esiste una definizione univoca ed universalmente valida dell’arte come tale. Non esiste e non credo possa o debba esistere. I più recenti e sconvolgenti sviluppi della cosiddetta arte moderna hanno dato luogo ad un feroce dibattito su questo tema.
Proviamo a partire dalla definizione di arte che troviamo in quelle che io considero le più importanti enciclopedie online, WIKIPEDIA e TRECCANI.
“Nella sua accezione odierna, l’arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni e “messaggi” soggettivi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.”
https://it.wikipedia.org/wiki/Arte
“arte In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere un’attività umana in vista di determinati risultati. Il concetto di a. come tèchne, complesso di regole ed esperienze elaborate dall’uomo per produrre oggetti o rappresentare immagini tratte dalla realtà o dalla fantasia, si evolve solo attraverso un passaggio critico nel concetto di a. come espressione originale di un artista, per giungere alla definizione di un oggetto come opera d’arte.”
http://www.treccani.it/enciclopedia/arte/
Come si può notare, il problema è complesso.
Nel passato, il compito fondamentale di ciò che noi oggi chiamiamo arte era quello di trasmettere messaggi chiari attraverso un codice definito.
L’arte era soprattutto un mezzo.
Nell’arte moderna e contemporanea la situazione è cambiata: l’artista non deve più trasmettere un determinato messaggio perché il prodotto stesso della sua creatività è il messaggio!