TERRORISMO O GUERRA DI RELIGIONE?

La questione del terrorismo islamico, ma forse sarebbe meglio scrivere ‘islamico’, visto che ovviamente musulmano non vuol dire terrorista, è molto complessa e non deve essere affrontata in modo semplicistico. Sono necessarie molte precisazioni e distinzioni. Cominciamo osservando che per molto tempo il terrorismo ‘islamico’ è stato strettamente legato alla questione palestinese. Oggi la situazione è cambiata in modo radicale. Oggi la parola stessa ‘terrorismo’ non è sufficiente per descrivere un fenomeno molto più globale che ha assunto in modo netto ed inequivocabile il carattere di una vera e propria GUERRA DI RELIGIONE CONTRO I CRISTIANI IN QUANTO TALI. Negare questo fatto significa negare l’evidenza assoluta dei fatti che accadono in tutto il mondo. Negare l’evidenza è sempre molto grave e può anche essere pericoloso. Il cosiddetto ‘Califfato’ o ‘Stato Islamico’ rappresenta solo la classica punta dell’iceberg di un fenomeno molto diffuso soprattutto in Africa ed in Asia, cioè nelle aree in cui prevale la componente musulmana. La GUERRA SANTA CONTRO I CRISTIANI IN QUANTO TALI si manifesta in vari modi. Eccidi di massa, rapimenti, stupri, bombe nelle chiese, attentati di ogni genere. Essere cristiani in certe aree del mondo è diventato estremamente pericoloso. Ma per avere un quadro chiaro e completo dobbiamo anche dire che la GUERRA SANTA non tocca solo i cristiani. In questo stesso momento è in atto una GUERRA SANTA tra musulmani sciiti e musulmani sunniti. Una specie di resa dei conti attesa da secoli tra le due parti  in perenne lotta sin dalle origini dell’Islam.

(prima parte)