PIAZZA CAIROLI

È dedicata al valoroso combattente garibaldino, difensore della Repubblica Romana, e poi uomo politico nel Regno d’Italia Benedetto Cairoli (1825-1889).
La piazza esisteva già prima della presa di Roma, ma venne ampliata in seguito alle pesanti demolizioni che si resero necessarie per l’apertura di Via Arenula verso la fine dell’Ottocento.
Il giardino, semplice ed armonioso, è in sostanza un dono fatto dal barone Guglielmo Huffer alla città di Roma negli anni ottanta dell’Ottocento. Il barone stesso, infatti, lo progettò a proprie spese. La realizzazione, approvata dal Comune, fu affidata all’architetto Edouard André.
Nel giardino, recentemente ripulito dopo un lungo periodo di degrado in cui spadroneggiavano i piccioni (i cui escrementi lordavano tutte -dicasi tutte- le panchine), troviamo una fontana realizzata nel 1890 da Edouard Andrè utilizzando una vasca che si trovava originariamente nel Foro Romano.
Nel lato opposto possiamo vedere una statua che ritrae Federico Seismit Doda, un altro difensore della Repubblica Romana, divenuto poi Ministro delle Finanze nello Stato unitario, opera di Eugenio Maccagnani (1919).
Il giardino aveva quindi due finalità precise: commemorare l’epopea risorgimentale e nello stesso tempo fornire ai Romani un’oasi verde. Un’ottima idea.
Ma a parte il giardino, utile e gradevole (purché si riesca a tenere sotto controllo l’esercito dei piccioni), in questa piazza troviamo due opere architettoniche di grande valore storico: il seicentesco Palazzo Santacroce e la chiesa barocca di San Carlo ai Catinari.
 

(Foto di Pietro Massolo)