Il Colosseo, conosciuto anche con il nome di Amphitheatrum Flavium (la sua costruzione è legata infatti alla dinastia Flavia), può essere considerato come il più famoso, se non il più importante, monumento di tutta la civiltà romana. Il nome Amphitheatrum, chiaramente di origine greca, indica che si tratta sostanzialmente di un doppio teatro, cioè di due teatri uniti.
Dal 1980 è nella lista del Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco.
Venne iniziato da Vespasiano nel 72 (o 75) e inaugurato dal figlio e successore Tito nell’anno 80.
La sua ragion d’essere consisteva nella necessità, molto sentita allora, di ospitare degnamente e stabilmente non solo i sanguinosi “giochi” dei gladiatori, ma anche altri tipi di spettacoli, tra cui le “venationes”, cioè le cacce di animali selvatici.
Ai giorni nostri può sembrare assurdo e mostruoso organizzare spettacoli (perfettamente legali!) che mettono in gioco la vita di esseri umani. Bisogna calarsi in un contesto precristiano di valori completamente diverso da quello attuale per poter comprendere. Comunque, anche nel mondo attuale accadono continuamente cose mostruose.
Per avere un’idea della grandezza davvero immensa di quest’edificio, di forma ellittica, basti pensare che occupa una superficie di più di 3000 metri quadrati ed è alto circa 50 metri. Gli assi maggiore e minore dell’ellissi misurano rispettivamente 187,5 e 156,5 metri.
Poteva ospitare sicuramente almeno 45000 spettatori (le stime degli studiosi divergono molto su questo punto) desiderosi di assistere a spettacoli cruenti.
Non è stata ancora del tutto chiarita l’origine del suo nome, anche se generalmente lo si fa derivare dal fatto che accanto ad esso Nerone aveva fatto costruire una colossale statua di bronzo dorato alta circa 38 metri che rappresentava lui stesso. Vi sono anche altre spiegazioni. Vorrei citare almeno quella tradizione in base alla quale il nome deriva dalla domanda “colis eum?”, che vuol dire “tu lo veneri?” con riferimento al Diavolo. Ciò è dovuto alla fama molto sinistra del monumento, simbolo del paganesimo, dopo il suo abbandono come luogo di pubblici spettacoli. A questo proposito, vorrei ricordare che i combattimenti vennero aboliti nel V secolo e l’ultima spettacolare caccia (“venatio”) si svolse nella prima metà del secolo sesto, durante il regno di Teodorico.
Anche la presenza dei numerosi fori sulla facciata è stata oggetto di discussione. Oggi si ritiene che siano stati praticati per estrarre i perni metallici che tenevano saldamente uniti i blocchi di pietra, ma non è sicuro.
Purtroppo, per molti secoli il Colosseo (fino al Settecento) è stato usato come cava di materiali da costruzione e questo spiega in buona parte il suo attuale aspetto.
La struttura, a quanto risulta dalle analisi scientifiche, non è in buone condizioni di salute a causa di varie lesioni e di un progressivo cedimento della “platea” di fondazione.
Dobbiamo assolutamente preservarlo anche perché, come dice un’antica profezia riportata da Beda il Venerabile (673 -735), di solito attribuita allo stesso Beda, se cade il Colosseo cade il mondo intero!
“Quamdiu stat Colysaeus stat Roma; quando cadet Colysaeus cadet Roma et mundus”
“Finché esisterà il Colosseo, esisterà Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; ma quando cadrà Roma, anche il Mondo cadrà”. (http://www.romeandart.eu/it/arte-profezia-colosseo.html)
Per approfondire:
http://www.treccani.it/enciclopedia/colosseo_(Enciclopedia-Italiana)/
http://www.tesoridiroma.net/monumenti_roma/colosseo_2.html
https://www.focus.it/cultura/curiosita/10-cose-che-forse-non-sai-sul-colosseo
http://www.archeoroma.com/Valle_del_Colosseo/colosseo.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Colosseo
http://www.romeandart.eu/it/arte-profezia-colosseo.html
(Foto di Pietro Massolo)