SAN LORENZO IN PANISPERNA

L’origine del toponimo ‘panisperna’ non è sicura. Pare derivato da ‘panis’ e ‘perna’, in latino pane e prosciutto, con riferimento alle distribuzioni gratuite di panini imbottiti ricordate dalla tradizione che avvenivano il 10 agosto, giorno di San Lorenzo.
La chiesa è stata costruita nel punto esatto in cui, secondo la tradizione, venne martirizzato sulla graticola il diacono di origine spagnola Lorenzo.
Nella sua forma attuale, il tempio risale al 1574, anche se è molto più antico. Non è accertata la sua origine costantiniana, affermata da un’antica tradizione.
La chiesa risale in effetti all’epoca altomedioevale ed è stata più volte rifatta, fino all’intervento definitivo di Francesco Capriani da Volterra, un architetto molto importante, anche se poco conosciuto, attivo a Roma nella seconda metà del sedicesimo secolo.
A parte la cripta, che corrisponde al luogo preciso del martirio del santo, il gioiello della chiesa è l’affresco sul muro di fondo della navata, opera di Pasquale Cati. Si tratta del più grande affresco murale dopo il Giudizio Universale della Cappella Sistina!
Rappresenta, in uno stile tipicamente manierista, il Martirio di San Lorenzo.
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