Dopo la conquista dell’Egitto seguita alla Battaglia di Azio del 31 a. C., Ottaviano ritorna a Roma da Alessandria e inzia nel 28 a. C. la costruzione del suo “mausoleo” in un’area non ancora urbanizzata del Campo Marzio. Strabone nella “Geografia” descrive il monumento come “un grande tumulo presso il fiume su un’alta base di pietra bianca, coperto da alberi sempreverdi; sulla sommità sta il simulacro bronzeo di Augusto” (Strabone, Geografia, libro V).
Il diametro del sepolcro è di circa 87 metri (300 piedi romani). La base del monumento di forma cilindrica, considerato il più grande sepolcro circolare conosciuto, è formata da una serie di anelli concentrici in conglomerato di tufo. Si noti che la base della Mole Adriana è leggermente più grande, ma è quadrangolare. A sud si apre la porta d’ingresso, nei pressi della quale erano collocate le tavole che contenevano le Res Gestae Divi Augusti, cioè l’autobiografia dell’Imperatore, che ora è leggibile sul muro del Museo dell’Ara Pacis. Davanti all’ingresso stavano due obelischi di granito (secondo l’uso egiziano), dei quali uno si trova dietro S. Maria Maggiore, l’altro nella Fontana dei Dioscuri in Piazza del Quirinale. Il Mausoleo aveva una struttura molto complessa. Infatti era formato da una serie di piani sovrapposti sempre più piccoli dal basso vero l’alto. Sulla sommità stava la statua bronzea di Augusto (forse l’originale della copia in marmo ritrovata nella Villa di Livia a Prima Porta). Qui è possibile trovare tutta la storia del monumento, la sua complessa struttura, la tecnica muraria e il progetto di restauro:
http://www.mausoleodiaugusto.it/it/
Varcato l’ingresso, un lungo corridoio (dromos) porta alla cella centrale circolare, nella quale si trovano tre nicchie rettangolari, all’interno delle quali stavano le urne funerarie. Le ceneri di molti membri della famiglia imperiale e degli imperatori della dinastia giulio-claudia Tiberio, Caligola e Claudio trovarono collocazione all’interno del mausoleo. Nerone fu esluso per indegnità.
Il nome “mausoleo” trae la sua origine dal più famoso monumento sepolcrale dell’antichità, la Tomba di Mausolo, re (o satrapo) della Caria ad Alicarnasso in Asia Minore, noto come Mausoleo di Alicarnasso.
Il monumento subì gravi danni durante le invasioni barbariche e nel Medioevo fu trasformato in fortezza, contesa dalle famiglie nobiliari romane. A partire dal XVIII secolo e fino alla prima metà del Novecento ospitò vari tipi di spettacoli, fra cui rappresentazioni teatrali e concerti, e fu anche utilizzato come fonderia. Era noto con il nome di Anfiteatro Correa o Corea, dal nome del marchese portoghese che l’aveva trasformato in teatro. Nel 1931 iniziò una fase nuova. Il regime fascista, in base al nuovo Piano Regolatore, decise la completa ristrutturazione dell’area allo scopo di isolare e mettere in risalto i resti del Mausoleo, simbolo della Romanità e dell’Impero di Roma, che Mussolini intendeva far rinascere. Scomparvero alcune strade e nel 1937 nacque l’attuale Piazza Augusto Imperatore. Il progetto della nuova piazza si deve a Vittorio Morpurgo, autore anche della struttura che ha inglobato per alcuni decenni (fino al 2006) l’Ara Pacis e dei palazzi dell’Inps che la circondano, con la partecipazione di Massimo Piacentini.
Sitografia:
http://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/roma_antica/monumenti/mausoleo_di_augusto
http://www.mausoleodiaugusto.it/it/
https://www.romasegreta.it/campo-marzio/mausoleo-di-augusto.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Mausoleo_di_Augusto
https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Augusto_Imperatore
http://www.mausoleodiaugusto.it/it/
Sull’urbanistica fascista:
http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/425.html
Bibliografia:
F. Coarelli, Roma, Guide Archeologiche Laterza
MAUSOLEO DI AUGUSTO
(Foto e testo di Pietro Massolo)














