LA SINDONE E LA SCIENZA

Copia della Sindone conservata nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme (foto di Pietro Massolo)

Molti pensano che la questione della Sindone non solo sia stata risolta dai risultati del radiocarbonio, ma che neppure si dovrebbe parlare di una “questione scientifica”.

Quest’idea è semplicemente sbagliata.

La discussione sull’autenticità del Sacro Lino è tutt’altro che finita. Se ne discute ancora molto e le prove, dirette e indirette, a favore dell’autenticità sono moltissime.

Il primo e fondamentale elemento è che non si tratta di una pittura e da questo punto di vista la ricerca dell’Enea ha fornito prove schiaccianti e addirittura sorprendenti. Il secondo elemento, collegato al primo, è il fatto che la “falsificazione”, anche ammesso che ci sia stata, non poteva nel modo più assoluto per ragioni teciche essere fatta nel Medioevo, come sostengono i “materialisti” convinti della validità delle prove fornite dal radiocarbonio. Gli esperimenti con il radiocarbonio, inotre, sono stati criticati duramente non da ciarlatani, bensì da autorevoli scienziati e ricercatori.

Ecco un piccolo dossier:

http://www.homolaicus.com/nt/vangeli/sindone/sindone_autentica.htm

https://massolopedia.it/sindonologia-la-ricerca-dellenea/

https://massolopedia.it/sindonologia-ii/

https://www.uccronline.it/2010/04/16/tre-prove-a-favore-della-sindone-non-direzionalita-pollini-e-scritte/

https://youtu.be/EZKocFGQf24

http://www.shroud.com/78conclu.htm
www.shroud.com/78exam.htm

http://www.padovaoggi.it/cronaca/sindone-studi-scoperte-universita-padova.html

https://www.queryonline.it/2013/04/04/sindone-le-datazioni-alternative-di-giulio-fanti/

http://disf.org/pubblicazioni-sindone

https://www.lastampa.it/2008/03/23/societa/la-scienza-ammette-forse-sulla-sindone-abbiamo-sbagliato-Juj913rJxFBGVSTvzieSLI/pagina.html?fbclid=IwAR2gRQQFfPH6xJImLaqY7LYyX4kANFD-lwSo2gFjNVYwTw6ZckOFD0ox_qI

 

UFOLOGIA: TEORIA DEGLI ANTICHI ASTRONAUTI – TESI CULTURALE E TESI BIOLOGICA

Dobbiamo cercare di capire i diversi significati di questa teoria che, come ho già detto, NON È ASSOLUTAMENTE ACCETTATA DALLA COSIDDETTA COMUNITÀ SCIENTIFICA UFFICIALE.
Diciamo che la teoria presenta un aspetto storico-culturale ed uno biologico.
Aspetto storico-culturale: lo sviluppo delle civiltà umane antiche è stato influenzato in modo determinante da contatti con civiltà extraterrestri tecnologicamente superiori;
aspetto biologico: l’origine della specie umana è stata il risultato di varie manipolazioni genetiche da parte di entità extraterrestri.
Per quanto riguarda il primo aspetto, la tesi si basa su un’interpretazione alternativa e mirata dei reperti archeologici e delle tradizioni mitico-religiose.
Sul piano biologico, la tesi trae fondamento dai problemi ancora, almeno in parte, insoluti in merito all’evoluzione della specie umana.

 

UFOLOGIA: LA TEORIA DEGLI ANTICHI ASTRONAUTI E GLI ALIENI NELLA BIBBIA

Si tratta di una teoria, è bene precisarlo subito, totalmente rifiutata nell’establishment accademico e scientifico.
Sostanzialmente, secondo questa teoria civiltà extraterrestri sono entrate in contatto con le antiche civiltà terrestri. Anzi, per essere più precisi, sarebbero stati proprio gli extraterrestri a determinare lo sviluppo della civiltà umana. Alcuni sostengono addirittura che la comparsa sulla Terra dell’Homo sapiens sarebbe stata determinata proprio da un esperimento d’ingegneria genetica fatto dagli extraterrestri.
Dal mio personale punto di vista, la corrente di studi più interessante sostiene che nei testi sacri come la Bibbia vi sono precisi riferimenti a questi contatti.

 

UFOLOGIA: L’ORIGINE DELLA VITA

A proposito dell’origine endogena della vita sulla Terra si possono fare molte osservazioni, ma il punto centrale del problema è quello della possibilità della cosiddetta ‘generazione spontanea’.
Cercherò di sintetizzare il problema al massimo:
è stato ampiamente e ripetutamente dimostrato in modo assoluto che ogni organismo vivente, indipendentemente dal suo grado di complessità, deve derivare da un altro organismo vivente simile (omnis cellula e cellula) e non esiste la generazione spontanea della vita a partire dalla materia non vivente;
eppure, molti scienziati continuano a sostenere che, nelle particolari condizioni del cosiddetto ‘brodo primordiale’, sarebbe sorta la materia vivente, cioè i primitivi organismi unicellulari;
ma in realtà MAI NESSUN ESPERIMENTO con il brodo primordiale ha prodotto materia vivente: l’unico risultato è stato la produzione di molecole organiche, ma tra la molecola organica e l’organismo vivente rimane una distanza enorme.
La molecola organica come tale NON È un organismo vivente, anche se la materia vivente è FORMATA DA molecole organiche.
La molecola organica NON VIVE, nel senso che non costituisce un’entità dotata di un’organizzazione autonoma autopoietica finalizzata alla sopravvivenza, al nutrimento, al movimento, alla respirazione, alla reattività  all’ambiente ed alla riproduzione.
Nessuna di queste funzioni appartiene alla molecola organica!
In conclusione, risulta evidente che la ‘scienza ufficiale’ si autocontraddice negando la generazione spontanea ed affermando che la vita si è formata spontaneamente a partire dalla materia o ‘brodo’ primordiale che dir si voglia.
Per cui il problema dell’origine della vita sulla Terra rimane insoluto e lascia spazio, almeno in teoria, all’ipotesi esogena e cioè extraterrestre.

UFOLOGIA: L’IPOTESI EXTRATERRESTRE

Per comprendere il senso e la portata culturale e scientifica della cosiddetta ipotesi extraterrestre occorre porsi alcune domande fondamentali:
1) siamo sicuri che la vita sulla Terra sia nata autonomamente e NON sia stata portata dallo spazio?
2) siamo sicuri che il passaggio evolutivo dagli ominidi all’Homo sapiens NON sia derivato da un intervento di matrice extraterrestre?
3) siamo sicuri che la specie Homo sapiens NON abbia un’origine aliena?
4) siamo sicuri che il fattore sanguigno chiamato rh negativo, per certi aspetti incompatibile con la teoria dell’evoluzione, NON abbia un’origine extraterrestre?
5) siamo sicuri che il passaggio dall’età della pietra all’età dei metalli NON sia derivato da contatti con altri mondi tecnologicamente superiori?
6) siamo sicuri che la credenza universale in esseri soprannaturali NON sia stata causata dalla discesa sul nostro pianeta di alieni venuti dallo spazio e successivamente divinizzati?
7) se gli astronomi ritengono estremamente probabile l’esistenza di civiltà extraterrestri evolute, perché NON dobbiamo interpretare gli oggetti volanti non identificati come astronavi provenienti da altri mondi?
8) siamo sicuri che i manufatti teoricamente incompatibili con il livello tecnologico della civiltà che li ha prodotti NON possano avere un’origine aliena?
Alla base di tutto sta la possibilità di un ‘contatto’ con civiltà extraterrestri tecnologicamente superiori.
Ipotesi puramente fantascientifica e ridicola dal punto di vista della scienza ufficiale?
Non direi, visto che tale possibilità costituisce oggi un campo di ricerca scientifica importante.
L’ipotesi extraterrestre comincia a svilupparsi ed a diffondersi nei mass media a partire da alcuni strani ‘avvistamenti’, diciamo così, avvenuti negli anni ’40.
Ma già dopo la metà del XIX secolo si erano verificate le prime ondate di avvistamenti riportate sui giornali, in un’epoca nella quale non esistevano neanche gli aerei e le navi spaziali erano pura fantascienza.
Come fenomeno socioculturale, la teoria del contatto assume una certa rilevanza fra Otto e Novecento, per cui si può dire che ormai da più di un secolo l’opinione pubblica è abituata all’idea del contatto e dell’invasione della Terra da parte di extraterrestri ostili, per lo più intesi come marziani. La cosa è dimostrata per esempio dal successo di numerosissimi film e romanzi basati proprio su questo tema.
Pare che lo sviluppo ‘moderno’ della teoria sia iniziato con l’avvistamento di ben nove dischi volanti da parte del pilota americano Kenneth Arnold in data 24-6-1947.                                                                                                   A questo punto dobbiamo porci un’ulteriore domanda molto importante: che cosa ne pensa la “scienza ufficiale? Sinteticamente, si può dire che in realtà i problemi sono due:                                                                                 esistono o sono esistite civiltà extraterrestri? ci sono mai stati o almeno sono possibili contatti fra il nostro mondo e mondi extraterrestri?
Alla prima domanda la scienza, sulla base di un ragionamento di tipo probabilistico, non solo risponde in modo affermativo, ma addirittura afferma che è  estremamente improbabile che non esistano civiltà extraterrestri o almeno forme di vita evolute. Si è arrivati a tale conclusione soprattutto grazie alla famosa equazione di Drake, una formula matematica elaborata dall’astrofisico Frank Drake all’inizio degli anni ’60. Ecco la risposta al problema data dalla famosissima astrofisica Margherita Hack: https://www.youtube.com/watch?v=tq8YqMB_p3w
Sulla seconda domanda la scienza ufficiale tende a rispondere in modo negativo. Infatti, già 10 anni prima dell’equazione di Drake, il famosissimo fisico italiano Enrico Fermi aveva elaborato un ragionamento noto come paradosso di Fermi: se nell’universo esiste un gran numero di civiltà aliene, perché la loro presenza non si è mai manifestata? Il paradosso di Fermi costrituisce una specie di confutazione preventiva delle conclusioni ottimistiche derivabili dall’equazione di Drake.
 
 

UFOLOGIA: ALCUNI CHIARIMENTI – I

La parola ‘ufo’ non significa disco volante o alieno. Si tratta di un acronimo che sta per ‘oggetto volante non identificato’ (unidentified flying object). Però nell’immaginario collettivo ufo significa extraterrestre. Si tratta di una chiara forzatura che dipende dalla tendenza a semplificare e ad esagerare tipica delle masse ed ovviamente anche dei mass media.

 

UFOLOGIA

UNA ‘PSEUDOSCIENZA’? – QUESTIONI GENERALI
“L’ufologia indica il variegato campo di interesse attorno al fenomeno UFO. È nota anche come ovniologia dall’altro acronimo OVNI (Oggetto Volante Non Identificato), come in francese, spagnolo e portoghese. Essa è qualificata dal mondo scientifico come una pseudoscienza distinta dalla esobiologia (scienza sperimentale che si occupa della vita extraterrestre).”
La precisa definizione di Wikipedia ci permette di chiarire subito alcuni punti.
Innanzitutto, la cosiddetta ufologia studia fondamentalmente il fenomeno degli oggetti volanti non identificati (‘unidentified flying objects’).
Inoltre, la scienza ufficiale, non ammettendo l’esistenza del fenomeno in questione, considera l’ufologia una pseudoscienza.
Secondo il mio parere, la faccenda è controversa. Una quantità molto significativa di fenomeni, ed in particolare di ‘avvistamenti’, non sono stati spiegati. Inoltre, dobbiamo dire che la scienza ufficiale non nega l’esistenza di forme di vita e di civiltà extraterrestri.
Si tratta di una contraddizione?
A questo proposito, può essere molto utile guardare questo video, nel quale l’astrofisica Margherita Hack, scomparsa alcuni anni fa, notoriamente molto scettica in materia di UFO, spiega perché è fermamente convinta che esistono nell’universo altre civiltà:
http://www.lapresse.it/la-nasa-scopre-un-nuovo-sistema-planetario-scovate-le-sette-sorelle-della-terra.html
 

 

BERGSON E I FANTASMI

Negli anni immediatamente precedenti allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Henri Bergson tenne memorabili conferenze presso la Società di Ricerca Psichica di Londra (di cui facevano parte personaggi del calibro di Sigmund Freud, Carl Gustav Jung e Robert Louis Stevenson!) sul tema dei fantasmi e di altri fenomeni paranormali.
La suddetta Società era stata fondata in Inghilterra nel 1882 allo scopo di investigare con metodi scientifici i fenomeni paranormali. Anche se può sembrare sotto certi aspetti paradossale, rientra perfettamente nel quadro del bisogno, tipicamente positivista, di analizzare e spiegare in modo oggettivo tutti i fenomeni.
Secondo il filosofo francese, i cosiddetti fenomeni “psichici” confermano la tesi della “durata reale” (si tratta di un concetto del tempo diverso dal tempo meccanico ed esteriore della scienza “positiva”).
La durata reale del tempo nel senso della “coscienza” spiega i contatti diretti, su un piano di realtà diciamo metafisico, tra le coscienze individuali, prive di spazialità in senso materiale.
I casi di telepatia, di chiaroveggenza e di apparizioni di fantasmi (per essere precisi: fantasmi di persone viventi ma distanti) vengono da Bergson accettati e inquadrati in un ambito di realtà diversa da quella ordinaria. Essi sono la manifestazione di una libertà della coscienza rispetto a quelli che sono considerati come i vincoli materiali dell’esistenza.
Nell’opera “L’energia spirituale” (1919), basata sulle ricerche filosofiche portate avanti nel corso di anni, Bergson sostiene fermamente la necessità di affermare la sopravvivenza dell’anima al corpo fisico proprio sulla base di un concetto strettamente dinamico di coscienza libera dalla materia.
 
Per puntualizzare e approfondire: