IL NODO CRUCIALE DELLA TEORIA DELL’EVOLUZIONE

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Immagine tratta da Wikipedia:
 
Tutti sappiamo che è possibile selezionare ceppi di piante e di animali con determinate caratteristiche particolarmente utili per i bisogni dell’uomo: cavalli più veloci, mucche che producono più latte, grano più produttivo, fragole più gustose eccetera. Come? Manipolando la riproduzione in modo selettivo. In pratica, si tratta di far accoppiare tra loro gli individui che presentano le caratteristiche più vantaggiose.  Da secoli, anzi da millenni l’uomo opera questo tipo di “selezione artificiale”.  Nel secolo XIX, Mendel ha scoperto le leggi fondamentali della genetica che costituiscono la spiegazione scientifica della “selezione artificiale” e che possono essere applicate anche alla selezione naturale. Da notare che le “leggi di Mendel” sono pienamente scientifiche perché sono basate su esperimenti perfettamente riproducibili. Ma la teoria dell’evoluzione è dimostrabile sperimentalmente? No, è tecnicamente impossibile.
Darwin non poteva conoscere i risultati del lavoro scientifico di Mendel (che divennero noti alla comunità scientifica internazionale molto tempo dopo la pubblicazione dell’Origine delle specie nel 1859), ma sapeva bene come funzionava la selezione artificiale e sulla base delle sue osservazioni accurate attorno al mondo (a bordo della famosa baleniera ‘Beagle’) elaborò una teoria destinata a sconvolgere la cultura occidentale perché poneva l’uomo sullo stesso piano degli animali: la teoria dell’evoluzione delle specie, uomo compreso, per selezione naturale.
La Natura, in sostanza, secondo Darwin e i suoi epigoni, agisce come un buon allevatore: favorisce i più “adatti” e scarta gli altri, producendo un’accumulazione progressiva di caratteri positivi.
Il problema è che la Natura non può produrre spontaneamente caratteri positivi in modo coerente: si limita ad operare una scelta sulle varianti attuali che compaiono negli individui.
E proprio lo studio sui ceppi isolati animali e vegetali dimostra che oltre un certo limite non si può andare: i ‘geni’ favorevoli possono essere selezionati e concentrati attraverso accoppiamenti mirati, ma il miglioramento non procede all’infinito. Se così fosse, migliorando un determinato ceppo di topi di generazione in generazione ad un certo punto si potrebbe arrivare a creare un supertopo intelligente quanto l’uomo e magari anche capace di parlare, leggere e scrivere, ma ciò è palesemente assurdo.
Inoltre le variazioni sono casuali. La casualità delle variazioni esclude il finalismo ed esclude anche la possibilità di un percorso evolutivo coerente da una specie all’altra.
Il celebre biologo Giuseppe Sermonti, noto per importantissime scoperte sulla ricombinazione genica, ha sostenuto con valide argomentazioni che sul piano della biologia molecolare l’evoluzione risulta impossibile e la sua non è certo una posizione isolata.
Il nodo cruciale che fa saltare tutta la teoria è che le variazioni casuali non si accumulano, non si possono accumulare in modo coerente e continuo secondo un piano che per esempio porta dall’australopiteco all’uomo.
Non esiste di fatto nessuna serie ‘evolutiva’ continua dimostrata e dimostrabile che porti da una specie all’altra o da una ‘classe’ all’altra, per esempio dai rettili agli uccelli e da questi ai mammiferi, anche se di tanto in tanto vengono scoperti i cosiddetti ‘anelli mancanti’.
Le serie evolutive sono ‘costruite’ dagli evoluzionisti ‘a posteriori’ sulla base di somiglianze tra specie più antiche e specie posteriori secondo un ordine che permette di colmare gli enormi vuoti, talvolta di decine milioni di anni, che sussistono tra i presunti antenati ed i presunti discendenti.
Non solo: le scoperte paleontologiche hanno dimostrato ampiamente che le specie viventi si mantengono costanti per periodi lunghissimi e poi in tempi molto brevi scompaiono lasciando spazio ad organismi viventi nuovi. Questa è un’ulteriore prova contro la possibilità di dimostrare serie evolutive continue. Sembra che la Natura agisca in modo discontinuo, per salti, in modo analogo ai principi della cosiddetta fisica quantistica, secondo la quale determinate grandezze possono assumere soltanto valori discreti escludendo variazioni continue.
Inoltre, è ampiamente dimostrato che la materia vivente si può produrre soltanto a partire da materia vivente simile. Quindi l’ipotesi di uno sviluppo evolutivo unico e continuo a partire dalle prime forme di vita più semplici, formatesi nell’ipotetico ‘brodo primordiale’, alle più complesse ed infine all’uomo non resiste alla prova dei fatti.
Piccola notazione paradossale: Darwin era un teologo e Mendel l’abate di un monastero!
Per approfondire:

IL MISTERO DELL’ORIGINE DELLA VITA: UNA COLOSSALE CONTRADDIZIONE SCIENTIFICA

 
(Foto di Pietro Massolo)
La cosiddetta ‘comunità scientifica’ continua imperterrita a sostenere tenacemente molte tesi che NON sono scientifiche, anzi possiamo dire che sono chiaramente pseudoscientifiche.
È necessaria una premessa.
Molto schematicamente, si può dire che almeno dal 1600 (l’epoca della cosiddetta ‘rivoluzione scientifica’) viene considerato scientifico tutto ciò che può essere VERIFICATO E MISURATO SPERIMENTALMENTE.
Ovviamente dall’epoca della rivoluzione scientifica ad oggi molto si è discusso su questo tema. Per esempio Karl Popper (1902-1994) ha sostenuto e dimostrato logicamente che le “proposizioni” sono scientifiche solo se sono passibili di una ‘falsificazione’ sperimentale. Per questo motivo Popper riteneva il marxismo e la psicoanalisi dottrine non scientifiche.
Ma a parte questa complessa discussione epistemologica, tutti i cosiddetti scienziati concordano sul fatto che le tesi scientifiche devono essere verificate sperimentalmente, altrimenti NON SONO SCIENTIFICHE.
Ciò detto, veniamo alle ipotesi sull’origine della vita.
La comunità scientifica sostiene da molto tempo che gli organismi viventi si sono ‘formati’ a partire dalla materia non vivente nel cosiddetto ‘brodo primordiale’.
Dobbiamo però dire che tutti gli esperimenti scientifici condotti a partire dal XVII secolo hanno dimostrato che nessun organismo vivente si ‘forma’ o nasce partendo dalla materia non vivente, ivi compreso l’esperimento di Miller-Urey (1952) che ha solo prodotto molecole organiche a partire da un puramente ipotetico ‘brodo primordiale’!
Come si può notare, gli esperimenti hanno finora smentito la tesi della cosiddetta ‘generazione spontanea’. Popper direbbe: ‘falsificato’.
Allora perché gli scienziati continuano a sostenerla?
Per difendere una tesi insostenibile sul piano scientifico, affermano che il processo di formazione degli organismi viventi nel brodo primordiale sarebbe avvenuto nel corso di un tempo talmente lungo da non consentire in alcun modo una verifica sperimentale.
Però, e sta qui la colossale CONTRADDIZIONE, reputano quest’ipotesi, totalmente ed assolutamente inverificabile, come un dato di fatto scientificamente dimostrato!
In verità, proprio sul piano scientifico il problema dell’origine della vita rimane un mistero irrisolto e forse irrisolvibile.
Una molecola organica non è un organismo vivente. Una proteina isolata non è un organismo vivente, anche se è la componente fondamentale della materia vivente. Tra la materia non vivente e l’organismo vivente esiste un “salto qualitativo” che la scienza materialista odierna non riesce ancora a  spiegare.
 Un organismo vivente non è riducibile meccanicamente alla somma degli elementi organici che lo compongono.
Nessun esperimento scientifico è mai riuscito, almeno finora, a dimostrare la possibilità di fare questo salto qualitativo in modo spontaneo e puramente chimico-fisico.
Ognuno può pensarla come vuole, ma la tesi della generazione spontanea nel brodo primordiale, smentita sul piano sperimentale, può essere sostenuta solo sul piano della plausibilità teorica.
Ma non è scienza in senso galileiano e quindi non deve essere contrabbandata come tale.
Per approfondire:
 

GENETICA ED EVOLUZIONE BIOLOGICA

La teoria dell’evoluzione contiene un’implicita affermazione del miglioramento progressivo delle specie in relazione all’adattamento all’ambiente.
Questo è un punto estremamente importante.
Tutti siamo portati a pensare che se l’uomo ha saputo fare determinate cose che sono impossibili per le altre specie animali ciò è dovuto al fatto che la nostra specie è superiore. Perché è superiore? Semplice: perché è il prodotto o di una Creazione da parte di un Essere spirituale soprannaturale o di un lungo processo evolutivo puramente naturale.
Tralasciando la tesi creazionista, su cui dovremo ritornare, possiamo dire che la teoria evolutiva si basa su alcuni assunti non chiaramente dimostrati e neppure dimostrabili.
Ma come funziona l’evoluzione secondo gli evoluzionisti?
Cercherò di semplificare: a causa di una serie di processi biochimici complessi nessun individuo è geneticamente identico ad un altro (a parte i gemelli omozigoti). La selezione naturale agisce permettendo la sopravvivenza e la riproduzione di quelli più adatti, scartando gli altri.
Fin qui tutto chiaro. Ma sorge un problema: la selezione naturale può operare una scelta tra diverse opzioni esistenti, ma non può in alcun modo creare opzioni nuove secondo un piano evolutivo preciso. Le variazioni individuali sono in effetti casuali e su queste agisce la selezione, ma non secondo un piano preordinato di miglioramento progressivo. Sta qui il nocciolo della questione.
Le ricerche scientifiche hanno ampiamente dimostrato che le variazioni casuali e costanti del codice genetico non portano ad un miglioramento progressivo del patrimonio genetico della specie. Accade invece tutto il contrario: le mutazioni portano ad un progressivo peggioramento del cosiddetto genoma. Questo fenomeno si chiama ENTROPIA GENETICA e comporta una progressiva perdita di ‘informazioni’.
Possiamo dire che l’invecchiamento e la morte del singolo organismo avvengono proprio a causa della progressiva accumulazione di mutazioni dannose nelle cellule dell’organismo stesso in seguito ai continui processi di divisione cellulare? La cosa mi pare abbastanza chiara, se si tiene conto della quantità enorme di duplicazioni cellulari che avvengono nel corso della vita all’interno dell’organismo.
La cosiddetta entropia genetica è un fatto, non una teoria, e costituisce una smentita evidente dell’evoluzione intesa come miglioramento progressivo delle specie viventi.
Si veda a questo proposito il seguente chiarissimo documentario scientifico:
 
Guarda “La genetica esclude l’evoluzionismo: evidenti perdite di informazioni” su YouTube
Sitografia essenziale:
http://web.mclink.it/MH0077/ILabirintiDellaRagione/labirinti%201/Sermonti_entropia_ed_evoluzione.htm
https://en.wikipedia.org/wiki/John_C._Sanford#Genetic_Entropy_.26_the_Mystery_of_the_Genome
Come bibliografia mi pare fondamentale e direi anche sufficiente: John C. Sanford, “Genetic Entropy & the Mystery of the Genome”.

DALL’ORDINE AL DISORDINE E NON VICEVERSA!

Se è vero che il mondo ha un ordine, nel senso che è ordinato da leggi fisico-chimiche e biologiche in modo preciso e regolare, da dove proviene quest’ordine?
Dal disordine non può venire l’ordine.
Per la legge dell’entropia è impossibile.
È dall’ordine che può venire il disordine come processo naturale entropico. 
Ciò significa che l’ordine della natura non può essersi formato in modo spontaneo, ma solo da un principio ordinatore superiore.
Cerco di essere più chiaro.
Se vogliamo rimanere in ambito scientifico, tutto l’ordine del mondo sperimentalmente dimostrato e verificabile dimostra che non è possibile passare da un grado inferiore a un grado superiore di ordine.
La legge dell’entropia ne è una prova evidente sul piano della Fisica.
Dimostrazione fisico-matematica:
“Un sistema isolato che compie una trasformazione spontanea irreversibile evolve sempre verso stati che implicano un aumento della sua entropia. Poiché l’ Universo è un sistema isolato, ogni trasformazione in natura comporta un aumento complessivo dell’entropia nell’Universo . Il concetto di entropia afferma l’asimmetria della natura, (da A si può raggiungere B ma da B non si ritorna ad A) e costituisce l’enunciato più generale del II Principio della Termodinamica (o “principio dell’entropia”): Qualunque trasformazione spontanea è accompagnata da un aumento dell’entropia dell’universo .

Un sistema complesso isolato lasciato a se stesso tende ad evolvere dall’ordine verso il disordine. Poiché spontaneamente non avviene praticamente mai il contrario, possiamo definire questo passaggio come un processo irreversibile. Enunciamo il II Principio: ogni sistema isolato evolve verso stati di disordine crescente.

L’aumento di entropia è una misura del disordine del sistema: uno stato con poco disordine è quello nel quale i costituenti sono stati ordinati, uno stato ad alto disordine è quello in cui il sistema è disposto a caso.L’aumento dell’entropia di un sistema nelle trasformazioni reali equivale all’aumento del livello di disordine del sistema. I processi naturali tendono a rendere l’universo più disordinato.

Per misurare il disordine di un sistema dobbiamo conoscere il numero delle possibili posizioni in cui si possono trovare le sue particelle. La seconda legge della termodinamica afferma la prevalenza del passaggio spontaneo da stati meno probabili a stati più probabili, da meno a più confusi, da più ordinati a più disordinati, fino a raggiungere la distribuzione di equilibrio. Per questo un gas lasciato libero da vincoli si espande: esso tende a raggiungere uno stato di equilibrio termodinamico.” http://pcfarina.eng.unipr.it/dispensearch01/bontempi139133/bontempi139133.htm

L’altra prova sul piano biologico sperimentale, dimostrata più volte in modo inequivocabile, è che non si può passare dal non vivente al vivente.
Nessun organismo vivente può nascere dalla materia non vivente. 
Si tratta del corrispondente biologico della legge fisica dell’entropia: l’organismo vivente possiede senz’altro un grado di ordine, nel senso di organizzazione, molto superiore a quello dello stesso organismo una volta morto. L’organismo morto sta nel mondo non vivente. Il processo va in un’unica direzione e non è reversibile, a meno che non intervenga un principio di ordine superiore.
Il massimo raggiungibile mediante esperimento, partendo dalla materia non vivente, è la molecola organica, ma tra la molecola organica e l’organismo vivente c’è un salto evidente che non è mai stato verificato.

Nessuna molecola organica vive nel senso che nasce, respira, si nutre, si riproduce e soprattutto tende SPONTANEAMENTE a un fine di sopravvivenza.
In conclusione: l’ordine del mondo e la nascita della vita hanno bisogno di un principio di ordine superiore.

ALCUNE NECESSARIE PRECISAZIONI SULLA TEORIA DELL’EVOLUZIONE

TEORIA DELL'EVOLUZIONE
TEORIA DELL’EVOLUZIONE
(Foto da Wikipedia)
 Il mio intento non è assolutamente quello di smentire la teoria dell’evoluzione di Charles Darwin.
Infatti, smentire questa teoria è impossibile per ragioni tecniche, visto che si tratterebbe di fare un esperimento scientifico della durata di milioni di anni.
Ma risulta logicamente evidente che per la stessa ragione la teoria non può neppure essere dimostrata o ‘verificata’ come si suol dire!
Eppure, quasi tutta la cosiddetta ‘comunità scientifica’ sostiene che l’evoluzione è un fatto scientificamente dimostrato. Il che appare almeno un tantino strano per i motivi di cui ho parlato prima.
In effetti, le prove paleontologiche dimostrano in modo evidente e chiaro una sola cosa, e cioè che le specie viventi in determinate epoche ‘geologiche’ risultano diverse dalle specie viventi in altre epoche.
Ma non si può dimostrare, in modo assoluto e scientificamente valido, che da una determinata specie sia derivata una specie diversa vissuta in epoche successive. E questo vale anche per l’origine della specie Homo sapiens.
Questa tesi è, per così dire, una conclusione soltanto plausibile basata su una serie di indizi, ma non una conclusione scientifica in senso letterale.
Si veda a questo proposito un video interessantissimo in cui il paleontologo Roberto Fondi dell’Università di Siena dimostra l’inconsistenza, proprio sul piano scientifico, di quello che io chiamo ‘dogma evoluzionistico’:
Guarda “Roberto Fondi, paleontologo dell’università di Siena: il mito dell’evoluzione.” su YouTube
https://youtu.be/56xGoYaSJAA